Fano (PU): il Carnevale dei cioccolatini volanti!

Fano (PU): il Carnevale dei cioccolatini volanti!

Se oltre ad amare il Carnevale siete dei golosi inguaribili, il Carnevale di Fano (PU) è la meta giusta per voi!

Vi aspettano divertimento, gioia, musica e 180 quintali di cioccolato, caramelle e dolci da prendere al volo!

Se oltre ad amare il Carnevale siete dei golosi inguaribili, il Carnevale di Fano (PU) è la meta giusta per voi. A Fano, dal prossimo 28 gennaio fino al 13 febbraio 2024, vi aspettano divertimento, gioia, musica e 180 quintali di cioccolato, caramelle e dolci da prendere al volo! Ma andiamo con ordine…

Il Carnevale di Fano 2024

Il Carnevale 2024 di Fano, bellissimo Borgo in provincia di Pesaro e Urbino, è dedicato quest’anno al viaggio, ma non a quello classico e organizzato nei minimi dettagli ma ” In viaggio con Vulòn: Fuori dalle righe e dagli spazi!”. Sono tre weekend di eventi carnevaleschi, (28 gennaio, 4 ed 11 febbraio 2024)con al centro le sfilate dei grandi carri allegorici, il getto di dolciumi, il carnevale dei bambini e i “grassi” martedì e giovedì.

Anche quest’anno per giovedì grasso (8 febbraio) sono previsti spettacoli di clownerie e di danza a cura del GDO – Gruppo Danza Oggi. Martedì grasso (13 febbraio) i festeggiamenti termineranno con la cerimonia del Rogo del Pupo.

 

Dietro ai bellissimi carri che potrete ammirare c’è un delicato e lungo lavoro di preparazione che può durare dai due ai quattro mesi, a seconda del grado di complessità tecnica del carro allegorico da realizzare. L’allestimento avviene in fasi di lavorazione definite: progettazione, costruzione della struttura portante che può essere lignea o metallica, modellazione delle figure con gettate di creta, copertura con la carta, essiccamento, lavorazione in cartapesta o vetroresina e infine colorazione. Tanta fatica, passione ed attenzione per far divertire e far vivere una giornata indimenticabile a tutti gli amanti del Carnevale, bambini in primis.

Se volete approfondire il programma del Carnevale di Fano basta collegarsi a questo LINK

Le fasi della sfilata del Carnevale di Fano

I carri sfilano, nelle tre domeniche di Carnevale, lungo un itinerario, parallelo alle mura cittadine, che viene percorso tre volte.

Quest’anno sono ben 14 carri tra prima e seconda categoria che sfileranno durante i 3 corsi di carnevale, tutti in qualche modo collegati al tema del “Viaggio fuori dalla righe e dagli spazi”. Ed è proprio per questa voglia di imprevisto ed originalità che come madrina e volto” del Carnevale di Fano 2024 è stata scelta Beatrice Venezi, una delle direttrici d’orchestra più giovani del mondo.

In suo onore è stato realizzato un nuovo carro allegorico “Chiamatemi Direttore!” che ricorda un episodio della scorsa edizione del Festival di Sanremo, in cui Beatrice chiese di essere chiamata dal conduttore e dall’orchestra Direttore e non Direttrice.

Il primo giro è quello di presentazione dei carri che, guidati dal ” El Vulon“, la maschera tradizionale di Fano, avanzano sul percorso accompagnati da musiche e coreografie.

Finito il primo giro inizia il secondo caratterizzato dal “Getto“, che attira il maggior numero di persone, e che consiste in una parata con il lancio dai carri di caramelle, cioccolatini e dolciumi. Pensate che ogni carro ha a bordo, una scorta di circa dieci quintali di dolciumi.

Per facilitare la raccolta dei cioccolatini e dolciumi vari ed evitare spiacevoli scontri o risse, dal 2015 è stato introdotto il “prendigetto“, un cono rovesciato in cartone che i partecipanti possono acquistare dal comitato organizzatore per aumentare la quantità di dolciumi conquistati. Prima del 2015 si usavano tecniche più creative, dagli ombrelli rovesciati, alle sciarpe o ai teli stesi, ma sempre con l’unico obiettivo di fare la massima incetta possibile dei golosi cioccolatini.

Il Getto, cioè questo particolare lancio dei dolciumi, è il punto di forza del Carnevale di Fano. Ogni anno una media di 180 quintali di caramelle e cioccolatini piovono dai carri allegorici durante le sfilate.

Senza contare che durante il periodo carnevalesco a disposizione di tutti i golosi ci sono, in tutte le pasticcerie di Fano, anche i cibi tradizionali, in particolare le chiacchiere e le castagnole.

Infine, in conclusione della giornata, c’è il giro più suggestivo ovvero quello della “luminaria“.

Ad accompagnare la sfilata dei carri c’è un corteo con svariati generi di maschere che interagiscono con il pubblico danzando e ballando.

Il carro che chiude il corteo è quello più caratterizzante all’interno del Carnevale di Fano, ovvero quello della Musica Arabita, che, contrariamente a quanto si potrebbe facilmente pensare, non deriva il suo nome da suoni o melodie arabe, ma dal dialetto fanese e significa musica arrabbiata. Tra qualche paragrafo ve lo spiegherò meglio.

Il tradizionale Carro dedicato alla Musica Arabita

El Vulon, la maschera tradizionale di Fano

El Vulon, è la maschera iconica e tradizionale del Carnevale di Fano, apre ogni domenica, il corteo dei carri e termina la sua benevola presenza la notte del martedì grasso, lasciando spazio ai riti penitenziali del mercoledì delle ceneri.

La maschera de “El Vulon” richiama il periodo di dominazione francese delle Marche. Durante il periodo napoleonico, il popolo di Fano chiamava così il banditore di editti, che per conto degli occupanti, leggeva in francese leggi e decreti appena emanati dall’amministrazione napoleonica. Non conoscendo la lingua francese ma sentendolo ripetere spesso la frase “nous voulons” (noi vogliamo…) finirono per identificarlo con questo particolare termine di “El Vulon” che, terminata l’occupazione napoleonica, continuò ad identificare tutti coloro che ostentassero manie di grandezza o presunti livelli di superiorità economica o sociale. Non solo, al termine del periodo di carnevale il nostro povero e simpatico El Vulon viene bruciato sulla stessa piazza di Fano dove venivano letti ed affissi i bandi ed i decreti degli occupanti francesi.

La musica Arabita, il gran finale del corteo del Carnevale di Fano

Come abbiamo già detto, dal 1923 ogni sfilata viene chiusa dal Carro dedicato alla Musica Arabita.

Questa particolare musica tradizionale di Fano risale alla fine dell’Ottocento quando esistevano in città due fazioni sociali: i nobili ed i ricchi proprietari terrieri da una parte, gli operai ed i marinai dall’altra.

Queste due fazioni si escludevano a vicenda. Nelle serata di gala o di festa, in particolare, i patrizi si dilettavano ad ascoltare opere musicali, e nei loro salotti pianoforte, violino ed arpa erano all’ordine del giorno, mentre i plebei ne erano tassativamente esclusi. Questa volontaria e rigida esclusione portò negli anni alla creazione della «Bidonata», una specie di complesso popolare che traeva ritmi alla meno peggio da pentole, barattoli e bidoni.

Fu così che sorsero i violini a sonagliera, i cembali di latta, i corni e cornette fatti con tubi di ferro. Ma l’obiettivo non era tanto di qualità musicale alternativa ma principalmente solo quello di satireggiare i delicati strumenti ascoltati dei nobili.

Solo dagli anni venti del novecento, questo gruppo composito di pseudo suonatori cominciò ad affidarsi a dei veri maestri musicali, rimanendo però tradizionalmente composto da artigiani, bottegai e marinai. Oggi sul carro finale dedicato alla Musica Arabita si suonano melodie vere ma suonate con strumenti bizzarri, come bidoni, bottiglie, brocche, caffettiere, ombrelli, porta immondizie, zoccoli, e tanto altro ancora.

Passeggiando per Fano

Naturalmente se, come me, venite a Fano per il Carnevale non dimenticate di ritagliarvi un po’ di tempo per passeggiare tra i vicoli e le strade di questo magnifico Borgo.

Fano fu infatti un importante centro romano, conosciuto come Fanum Fortunae, dal “Tempio della Fortuna“, eretto a ricordo della vittoria nella battaglia del Metauro. Era l’anno 207 a.C. e le legioni romane sbaragliarono a sorpresa, l’esercito del generale cartaginese Asdrubale, uccidendone il condottiero ed impedendo il ricongiungimento di queste ulteriori forze cartaginesi, con quelle di Annibale.

Arco di Augusto

Cesare Ottaviano Augusto dotò l’insediamento di mura, ancora parzialmente visibili, che corrono parallele a Viale Gramsci, sede del Corso di Gala del Carnevale. Cuore del Borgo romano l’Arco di Augusto che segnava il punto di ingresso in città della Via Flaminia.

Se avete tempo visitate la Basilica cattedrale di Santa Maria Assunta, con il suo bellissimo pulpito romanico, purtroppo ricostruito, verso la metà del secolo scorso, e la Chiesa di San Francesco, uno dei monumenti più antichi della città. Durante il dominio dei Malatesta (1336-1498) la chiesa fu utilizzata come luogo per le tombe di famiglia sia dei Malatesta che di quasi tutte le famiglie nobili cittadine. Nel 1930 un forte terremoto distrusse il tetto della chiesa che non fu più ricostruito, rendendo la visita particolarmente originale, suggestiva e romantica.

Se avete fame…

Se nonostante i 180 quintali di cioccolato a vostra disposizione avete ancora fame, vi segnaliamo due particolarità gastronomiche di Fano che vi consigliamo di assaggiare: il Brodetto e la Moretta.

Brodetto alla fanese

Il Brodetto alla fanese è il fiore gastronomico all’occhiello della città di Fano. La ricetta tradizionale prevede che il “brodetto” sia realizzato esclusivamente con pesce dell’Adriatico e con il pescato del giorno.

Nasce come piatto tipico dei pescatori locali, realizzato con i piccoli pesci dell’adriatico che solitamente si impigliavano nelle reti e che venivano cucinati, per non ributtarli in mare, con olio, aglio, passata di pomodoro e un goccio d’aceto di vino. Il tutto servito con pane tostato caldo.

Al Brodetto di Fano è dedicata una vera e propria festa gastronomica il “Brodetto Fest” che quest’anno si svolgerà dal 30 maggio al 2 giugno 2024.

La Moretta, al contrario, non è un piatto da gustare ma una bevanda calda da bere. Antica bevanda dei pescatori, viene realizzata a base di caffè, zucchero, scorza di un limone e un mix di 3 liquori (rum, brandy e anice) che compongono uno strato che è un rinforzo piacevole e confortevole, specialmente nelle fredde ed umide giornate invernali.

Quest’anno a queste due eccellenze gastronomiche fanesi è dedicato un Carro allegorico. Ma i classici ruoli si invertono mettendo in scena una simpatica ‘vendetta’ dove sono i tipici pesci protagonisti della ricetta del Brodetto a farsi beffa dei cuochi ‘cucinandoli’ in succulente padelle. Vendetta festeggiata degustando la gustosa Moretta fanese che i pesci sorseggiano con soddisfazione sotto gli occhi preoccupati dei maestri chef”

Come arrivare a Fano

Fano è una città facilmente raggiungibile.

Se arrivare a Fano in treno:
La stazione ferroviaria di riferimento è quella di Fano.
La tratta Pesaro-Fano è coperta da numerosi treni regionali che impiegano solo 7 minuti per collegare le due località.
Da Falconara Marittima (tappa quasi obbligata per chi arriva da Roma) si può prendere un regionale veloce e arrivare con meno di mezzora.

Quest’anno grazie ad una Partnership con Trenitalia, tutti coloro che arriveranno a Fano a bordo di treni regionali Trenitalia verrà riservato un ingresso agevolato alla kermesse (13 euro invece che 15)

Se arrivare a Fano in automobile:
Da nord – Chi arriva da Milano può percorrere l’autostrada A1 e poi, da Bologna, l’A14 in direzione Ancona.

Dal centro – Per raggiungere Fano da Roma si percorre la via Flaminia per il valico della Scheggia, percorrendo la superstrada E-45 via Perugia.

Da sud – Le direttrici da seguire sono Roma-Pescara e Taranto-Pescara-Ancona. Dall’Autostrada A14 Bologna-Bari, sia da sud che da nord, si esce al casello di Fano.

PER ULTERIORI INFORMAZIONI TURISTICHE PUOI CONSULTARE IL SITO VISIT FANO (clicca)

PER CONOSCERE TUTTO IL PROGRAMMA DEL CARNEVALE DI FANO 2024 CLICCA QUI

 

Hai commenti da fare, domande da porre, pensieri da condividere su questo Post?
Scrivimi su lamberto.giroviaggiandoblog@gmail.com

 

Voi cosa ne pensate?