Moldavia, il piccolo paese europeo dal grande cuore
Anche in questo tribolato periodo la Moldavia, piccolo stato europeo, incassato fra Ucraina e Romania ha dimostrato di essere un paese dal grande cuore, fatto non soltanto di luoghi da vedere, ma di emozioni da provare e conservare nel cuore
La Moldavia o Moldova, è un piccolo stato europeo, geograficamente incassato fra la Romania e l’Ucraina, tornato indipendente nel 1991 con la disgregazione dell’Urss. Come abbiamo dolorosamente scoperto in questo ultimo periodo la fine dell’Unione Sovietica ha lasciato come eredità nei diversi territori accesi nazionalismi e minoranze linguistiche e culturali, frutto delle politiche sovietiche o di retaggi storici non del tutto digeriti.
Anche la Moldavia è frutto di questo mix, come possiamo vedere già dal doppio nome con cui la identifichiamo. Moldavia è il nome che rimanda all’epoca sovietica, mentre Moldova è il nome ufficiale in romeno che il Paese ha assunto dopo l’indipendenza.
Comunque la si voglia chiamare, la Moldavia è un territorio da visitare e da scoprire. Un paese che sorprende il turista, non tanto e non solo per la sua bellezza e per le molte cose da vedere o visitare ma per le molte emozioni che suscita e ti fa sperimentare e che rimarranno il ricordo migliore del viaggio.
Le dieci cose da vedere in Moldavia ma non solo…
Non che la Moldavia non abbia le famose 5 o 10 cose che “dovete assolutamente vedere” durante il viaggio. Ma questa filosofia di viaggio, tanto cara alle strategie SEO dei nostri social network, nel caso della Moldavia lascia lo spazio più rilevante alle 5 o 10 emozioni che il viaggio vi farà sperimentare e che fanno di questa piccola nazione “un paese dal grande cuore“.
Quindi se anche voi amate le liste di viaggio, iniziate ad inserire nei vostri “Must” la capitale Chişinău, con il suo fascino ruvido e contrastante, fatto da edifici segnati dal tempo, affiancati da parchi e ristoranti alla moda. Passeggiate per il grandissimo Mercato Piaţa Centrala, pieno di colori, profumi, banchi di frutta, carne, pesce e dolciumi. Visitate la Cattedrale ortodossa della Natività ed il Monastero di San Teodoro.
Lasciata la capitale, inserite nella vostra lista il complesso di Orheuil Vechi. L’antico sito di Orheuil Vechi è una specie di perla archeologica. Candidata a Patrimonio dell’umanità Unesco comprende i resti di una moschea, due mausolei, un’antica fortezza costruita da Stefan cel Mare (Stefano il Grande) nel XV secolo, e delle celle monastiche ricavate nella scenografica parete calcarea che caratterizza l’area. Tra queste spicca il monastero Peştera costruito nel XIII secolo e adoperato, non solo come luogo di culto, ma anche come rifugio.
Spostatevi poi più a nord, nella città di Soroca, dove potrete ammirare e visitare la grande fortezza costruita da Petru IV Rareș su un precedente fortilizio in legno. In una zona a lungo contesa e “culturalmente” di confine le fortezze di epoca medievale, hanno avuto un ruolo importante nella storia del Paese. Lungo la riva destra del fiume Nistro, il Paese era difeso dalle fortezze di Chotin, Soroca, Tighina e Cetatea Alba. Attualmente, nella Repubblica di Moldova si trovano due fortezze che si sono conservate in buono stato e possono anche essere visitate dai turisti. Si tratta della fortezza di Soroca e di quella di Tighina
Conclusa la visita alla fortezza lasciatevi del tempo per visitare il Monastero di Curchi : è uno dei più grandi di tutta la Moldavia e uno dei gioielli architettonici della Bessarabia.
Si trova nella foresta di Orhei vicino al villaggio di Curchi, a circa 14 km a sud-ovest della città di Orhei. Il monastero è situato nella valle di Vatici, su una sponda del fiume Vatic, tra ricche colline ricoperte di foreste, giardini e frutteti. Il monastero è una vera oasi di silenzio e pace.
Il monastero un importante centro religioso e culturale da più di due secoli. Fu fondato nel 1773-1775 e divenne uno dei più ricchi, più belli e più grandi monasteri della Moldavia.
Diverse chiese furono costruite nel complesso del monastero: le più importanti sono la chiesa invernale dedicata a San Demetrio (Sf. Dimitire) costruita nel 1844 e quella estiva, la cattedrale dedicata alla Natività della Vergine (Naşterea Domnului) costruita nel 1810 e poi rifatta nel 1872 in stile barocco, ispirandosi alla chiesa di Sant’Andrea a Kiev progettata dall’architetto italiano Bartolomeo Rastrelli. La cattedrale ha la cupola più alta della Moldova, che raggiunge un’altezza di 57 metri.
La storia del Monastero non fu sempre tranquilla e se nella Seconda Guerra Mondiale subì numerosissimi danni dovuti ai bombardamenti, durante il periodo sovietico i suoi spazi vennero trasformati in un ospedale psichiatrico. Nei primi anni 2000 sono iniziati i lavori di restauro che hanno riportato alla luce parte delle bellezze artistiche di questo luogo.
La vostra Lista delle cose da vedere assolutamente non può ovviamente trascurare le famose cantine ed aziende vinicole della Moldavia. La Repubblica di Moldova, infatti, è celebre per i suoi ottimi vini, la cui produzione ha tracce risalenti al 3000 a.c. Il paese era tra i più grandi produttori di vino già durante l’Impero russo e la produzione intensiva continuò durante l’epoca dell’Unione Sovietica.
Oggi la Moldavia ha deciso di puntare sempre più su questo settore, di dargli una nuova vita, più moderna e più attenta alla qualità. Se prima si producevano vini in enormi quantità per esportare quante più bottiglie possibili nel resto dell’Unione Sovietica, oggi anche le grandi aziende si fermano a ragionare sul prodotto, per migliorarlo in continuazione e per renderlo unico e irripetibile.
Quindi dovete assolutamente visitare le principali cantine moldave. Se ne incontrano a decine percorrendo la Strada del Vino della Moldova, ma tra le più famose suggeriamo Chateau Purcari, fondato nel 1812, produttore di vini premiati a livello internazionale, che offre la possibilità di dormire e soggiornare in una botte, di partecipare alla vendemmia e di fare escursioni tra le vigne; Castel Mimi, dove potrete provare la wine spa, cenare nel ristorante di tendenza e pernottare in moderni cottage che si affacciano sulla piscina; e Cricova una vera e propria città del vino sotterranea che si estende per circa 120 km a 80 metri sotto terra. Per girarla si sale su un trenino elettrico e al suo interno troverete anche una sala proiezioni e una vastissima collezione di bottiglie, circa mezzo milione. Tutte le cantine offrono visite guidate seguite da degustazioni e, volendo, veri e propri pasti con l’abbinamento di piatti tradizionali a una selezione di vini.
Le emozioni da provare visitando la Moldavia
Come abbiamo già scritto i ricordi migliori della vostra visita in Moldavia, non saranno le cose che avrete visto ma le emozioni che avrete provato. Se infatti l’appeal turistico di una destinazione è dato dalla capacità di accoglienza della comunità locale tanto quanto dalle risorse turistiche , allora la Moldavia vi sorprenderà e vi rimarrà, a lungo, nel cuore.
Volendo compilare un “to do list” delle emozioni da provare, al primo posto mettete l’accoglienza, che è una caratteristica base della cultura moldava. Per gli abitanti di questo bellissimo territorio la sacralità dell’accoglienza, non è solo un retaggio culturale ma una concreta realtà quotidiana.
Pensate che quasi tutte le case tradizionali moldave prevedono sempre una stanza per gli ospiti (“casa mare“) nella quale li accolgono e offrono da bere e mangiare, generalmente vino ed una fetta di placinta, un tortino di sfoglia ripieno di formaggio, verdura o carne.
Un senso naturale di accoglienza che la Moldavia sta dimostrando anche nei confronti dei numerosi profughi della vicina guerra fra Ucraina e Russia. Attualmente sono quasi 400.000 i profughi ospitati in questo piccolo stato, dal grande cuore, su una popolazione che supera di poco e due milioni di persone e nonostante uno dei PIL (Prodotto interno Lordo) più bassi d’Europa.
Governo, istituti, associazioni, operatori turistici, operatori economici e semplici cittadini si sono immediatamente attivati per dare “concreta” accoglienza ai profughi ucraini. offrendo alloggio, cibo, trasporti ed aiuto economico.
Una prova concreta e quotidiana di accoglienza, calore e senso di comunità che andranno a comporre la vostra personale lista delle emozioni provate, visitando il paese.
Lista che sarà sicuramente completata con la gratitudine, virtù molto poco dimostrata nella nostra vita contemporanea occidentale, ma che al contrario è un pilastro fondamentale della “way of life” della Moldavia, tanto da essere concretamente incarnata nella Candela della Gratitudine a Soroca. Il monumento è stato innalzato nel 2004 per ringraziare tutti i moldavi che hanno contribuito affinché la tradizione, la storia, la lingua e la cultura moldava non andassero perse.
Oggi la gratitudine la potete ritrovare negli occhi dei profughi a cui pensioni, bed & breakfast, cantine ed agriturismi, di tutti i livelli e categorie, offrono alloggio ed ospitalità., testimoniando come veramente questo piccolo paese, povero e con scarse risorse, abbia realmente “un grande cuore”.
Al momento che scrivo questo articolo, non so se in futuro la guerra coinvolgerà anche questa piccola nazione, rendendo impossibile, per qualche tempo, la vostra visita “fisica”. Sono però certo che mentre, al termine del conflitto, i monumenti saranno, magari, lesionati o non visitabili per la follia che accompagna ogni guerra, accoglienza, ospitalità, senso di comunità e gratitudine saranno lì ad accogliervi con il tradizionale “noroc!“, il brindisi di benvenuto riservato a tutti i preziosi ospiti di questa bellissima terra.