“In Umbria con le sue millenarie infiltrazioni, l’arte ha saturato gli animi.
Tutti qui vivono nell’arte, consapevoli o inconsapevoli”
(Guido Piovene, scrittore – Viaggio in Italia – 1957)
Fermarsi e visitare Narni, bellissimo borgo medievale, in provincia di Terni, è una scelta che rivela mille sorprese ed una bellezza inaspettata. Costruito dagli antichi umbri su un colle a picco sul fiume Nera, diventando colonia romana nel 299 a.c. cambiò il suo nome in Narnia proprio in omaggio al fiume Nar (il Nera) che scorre nel suo territorio.
Già questo dovrebbe incuriosire gli appassionati di storie, curiosità e film, perchè Narni, il suo territorio e la sua storia, sono state fonte di ispirazione per lo scrittore C.S. Lewis per scrivere le Cronache di Narnia, ambientate in un mondo fantasy dove uno dei protagonisti è un saggio leone, “casualmente” uno dei simboli della Narnia romana.
«Quando Walter Hooper chiese a C.S. Lewis dove aveva trovato la parola Narnia, Lewis gli mostrò il suo atlante Murray’s Small Classical Atlas, del 1904. A pagina 8 di questo atlante c’è una mappa dell’Italia con le iscrizioni in lingua latina. Lewis aveva sottolineato il nome di una piccola città chiamata Narnia, semplicemente perché amava il suono di questa parola. Narnia – o “Narni” in italiano – si trova in Umbria, a metà strada tra Roma ed Assisi.»
(dal Diario dello scrittore americano Hooper, per molti anni segretario di C.S. Lewis)
Oggi se vogliamo visitare Narni / Narnia, non dobbiamo però, come nel film, “entrare” in un armadio, ma “uscire” dalla vicina superstrada E45, e regalarci una pausa alla scoperta di questa piccola perla umbra.
Per noi del Blog Giroviaggiando, l’occasione è stata l’invito da parte degli organizzatori del Narnia Festival di Narni, una bellissima manifestazione artistica, culturale e musicale che proprio quest’anno festeggia i 10 anni di attività.
Il Narnia Festival 2021
Giunto alla decima edizione, il Narnia Festival è organizzato, in collaborazione con il Comune di Narni, dalla Narnia Arts Academy sotto la direzione artistica della pianista Cristiana Pegoraro e la direzione musicale del maestro Lorenzio Porzio
La particolarità di questo Festival è di essere una grande kermesse di arte, musica e cultura a tutto tondo che propone spettacoli di artisti di fama mondiale, mostre, attività culturali e il meglio della didattica a livello internazionale. Quindi non solo musica, seppur di altissimo livello, ma anche iniziative culturali e percorsi turistici finalizzati alla valorizzazione del territorio.
La manifestazione di quest’anno ha visto un cartellone di ben 40 concerti, spettacoli ed eventi, a cui hanno partecipato oltre 200 artisti di altissimo livello italiani ed esteri, registrando la presenza di circa 4000 spettatori. Eventi che si sono svolti in tutto il Borgo e che, nella gran parte sono stati abbinati alla possibilità di scoprire luoghi e monumenti di Narni e mostre, ad alto valore culturale, realizzate per l’occasione del Festival.
Parallelamente al festival, si sono svolti anche un “Campus internazionale di alto perfezionamento”: con circa 200 giovani talenti italiani e di molti Paesi del mondo e un programma di “Classica Young” che hanno popolato il Borgo di Narni di corsi, workshop ed eventi di musica, canto, danza, coreografia e recitazione.
Noi, con il nostro Blog abbiamo partecipato proprio ad uno di questi eventi, musical turistici, il Cammino dell’Arte, dedicato alla scoperta delle bellezze di Narni.
Il Museo Eroli
Il Museo Eroli, ospitato all’interno dell’omonimo Palazzo nobiliare, costruito tra il 1600 ed il 1700, raccoglie numerose collezioni archeologiche e medioevali, una pinacoteca nella quale è possibile ammirare, tra l’altro, una pala d’altare dell’Incoronazione della Vergine di Domenico Ghirlandaio e l’Annunciazione di Benozzo Gozzoli, entrambe commissionate dal cardinale Berardo Eroli, massimo esempio di mecenatismo a Narni nel 1400.
All’interno del museo pubblico sono esposte le Zanne dell’elefans antiquus, rinvenute nel 1988 nella valle del fiume Nera e due speciali sezioni: una dedicata al grande capitano di ventura Erasmo da Narni, più conosciuto come il Gattamelata e l’altra dedicata al collezionista Edoardo Martinori, che dai suoi viaggi in oriente riportò anche una mummia e un sarcofago ligneo riccamente decorato risalente al IV secolo a.C.
Cuore della visita è stata la sala che ospita la Pala del Ghirlandaio dedicata all’Incoronazione della Vergine, dove si è svolto un prezioso ed affascinante concerto di chitarra realizzato dal chitarrista Giovanni Cisternino.
La Chiesa di San Domenico
L’antica chiesa di San Domenico ha ospitato la seconda tappa del nostro percorso turistico musicale, incentrata su un ottimo concerto di due giovani pianisti Ludovico Mammola e Pia Oetheimer.
Purtroppo il sacco dei Lanzichenecchi a cui Narni fu sottoposta nel 1527 ha distrutto ogni traccia della primitiva architettura medievale. L’altare di recupero presenta pannelli romanici finemente scolpiti e le cappelle laterali furono aggiunte nel ‘400: quella della famiglia del Gattamelata, quella della famiglia Arca e quella grande, a due arcate a sinistra, dedicata alla Madonna del Rosario ed affrescata dagli Zuccari.
Il occasione del Narnia Festival la chiesa ha ospitato anche una speciale mostra fotografica, dedicata ai 10 anni del Festival, curata dal fotografo Alberto Mirimao
Narni Sotterranea
Ma una delle vere sorprese di Narni, che vi consigliamo vivamente di visitare si trova sotto la chiesa di San Domenico e sotto i resti dell’annesso Convento.
Nel 1979 il gruppo speleologico UTEC di Narni (TR), composto da 6 giovani, scoprì un piccolo passaggio attraverso un muro sotto un antico convento domenicano. Entrati i ragazzi scoprirono una chiesa del XII secolo-XIII secolo. Inizialmente uno spesso strato di calcare depositato dallo stillicidio copriva gli affreschi. Dopo il restauro emersero dei dipinti risalenti al pieno Medioevo di artisti umbri, raffiguranti il Cristo deposto dalla croce, l’incoronazione di Maria, i simboli dei quattro evangelisti ma soprattutto molti ritratti di San Michele Arcangelo, a cui era dedicata la chiesa, che venne poi riconsacrata nel 2000.
Già questa bellissima chiesa meriterebbe la visita a Narni Sotterranea, ma le sorprese non sono finite. Proseguendo per un lungo corridoio si arriva in una grande sala, denominata negli archivi vaticani del Sant’Uffizio, la Sala dei Tormenti. Dalla metà del XVI secolo (dopo il Concilio di Trento) alla metà del XIX secolo ebbe qui una sua sede il Santo Uffizio o Tribunale dell’Inquisizione.
Su un lato della sala una piccola porta permette l’accesso ad una cella carceraria. Le pareti della cella sono avvolte da un gran numero di segni graffiti. Per lasciare una traccia indelebile della loro sofferenza e non avendo a disposizione carta o inchiostro, i prigionieri usarono un coccio appuntito sull’intonaco bianco. In questo modo nomi, date e simboli sono potuti arrivare fino ai giorni nostri.
Un ultima sala è dedicata all’Acquedotto romano del Formina, che ha fornito per secoli l’acqua al borgo di Narni, e che oggi, sempre grazie all’Associazione Culturale Subterranea, è possibile visitare.
Un grazie di cuore all’Associazione Culturale Subterranea per avermi gentilmente fornito il materiale fotografico di questa sezione
Passeggiando per Narni
Conclusa la parte musicale della nostra visita, abbiamo completato la nostra passeggiata per Narni visitando il Palazzo dei Priori, con i suoi ricchi elementi medievali, che ospita, nel periodo del Festival, la mostra fotografica “Scatti Diversi” in cui il fotografo Giancarlo Mancori abbina alle sue fotografie versi e parole di grandi scrittori, ampliando le emozioni suscitate dal suo speciale linguaggio fotografico.
Il Palazzo ospita anche una sezione della mostra “Made in Umbria – Arte e territorio“, il cui obiettivo è sottolineare proprio il rapporto tra arte, musica, suono e colore. Le opere selezionate hanno come tema l’Umbria e l’obiettivo di valorizzare e farne conoscere ai visitatori le molte eccellenze.
A poca distanza dal Palazzo, possiamo visitare la Cattedrale di Narni, dedicata a San Giovenale. La Cattedrale è di epoca e stile romanico ed ospita un bellissimo pavimento cosmatesco, ed il sacello originario dove furono sepolti San Giovenale e San Cassio, suo successore alla guida religiosa di Narni.
La Chiesa di San Francesco fu costruita dopo la morte del Santo nel 1226, nel luogo in cui aveva dimorato San Francesco nel 1213. Infatti san Francesco, visitò Narni, chiamato dal vescovo Ugolino ed operò alcuni miracoli come la guarigione di un paralitico, la restituzione della vista ad una non vedente, la liberazione di una indemoniata.
La chiesa è ricca di affreschi per lo più trecenteschi, ma anche quattrocenteschi e cinquecenteschi, sia sui pilastri che nelle cappelle.
Altri bellissimi affreschi medievali possono essere ammirati nella vicina chiesa di Santa Maria Impensole, risalente al 1175 ed ornata anche da un bellissimo portale di ingresso ornato con fregi con piante e animali dal significato simbolico: un leone, un’aquila, un agnello e un pavone. Sopra l’arco vi è una scultura che riporta la figura del Cristo redentore.
Nel visitare queste importanti testimonianze artistiche e religiose del Borgo di Narni non possiamo non subire il fascino della musica che, durante le nostre visite, accompagnava le prove dei giovani musicisti, ospiti del Festival, in preparazione dei concerti serali.
Come visitare Narni (Tr)
Narni è facilmente raggiungibile in auto, utilizzando l’autostrada A1 uscita Orte – poi proseguendo E45 direzione Terni, uscita Narni
Oppure in treno utilizzando la linea Roma-Ancona/Roma-Perugia. Si scende alla Stazione Narni-Amelia e da lì un comodo collegamento navetta vi porterà al Borgo.
Se venite con la vostra macchina, considerate che l’accesso al borgo di Narni in macchina ha notevoli limitazioni. Vi consigliamo pertanto di lasciare la vostra auto al Parcheggio del Suffragio, collegato al centro storico da un comodo sistema di ascensori.
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