Secondo la tradizione popolare l’abito non fa il monaco, ma fa il viaggiatore?
Per scoprirlo abbiamo chiesto ad una delle più eleganti “fashion blogger” romane, Sabrina Pietrangeli,
anima del Vblog “The Hidden Beauty” di raccontarci la sua esperienza in materia.
La comodità in viaggio è sempre sinonimo di abbigliamento pratico e spartano
o fashion & travel possono convivere insieme?
Questo è un articolo a metà tra il “fashionista” e il “giroviaggiatore”… insomma, tra l’amore per la moda e l’amore per i viaggi, alla scoperta di mete sempre nuove. Sembrerebbero in apparenza due cose incompatibili, ma non lo sono, perchè rimango convinta che ogni mèta meriti un outfit (per i poco addetti sarebbe la “mise”, insomma l’abbigliamento!) adatto all’occasione. E questo non soltanto allo scopo di sembrare carini e darsi un tono, ma anche e soprattutto per stare comodi.
Quindi unire le due cose si può e cercheremo di vederlo insieme.
Le scarpe “giuste”
Prima di tutto ci sono delle cose che non andrebbero mai, e dico mai, indossate per giroviaggiare come si deve. Prima fra tutte, le scarpe con il tacco. Oltre a non entrarci proprio nulla come spirito, sono totalmente controindicate per scomodità e pericolosità. Ve lo immaginate prendere una bella storta su una pavimentazione con ciottoli, o parti sterrate, rocce, asperità varie? O rompere un tacco e dover zompettare per il resto della gita? Ecco, questi sono i possibili inconvenienti che potrebbero accadere, ma al di là di tutto è la comodità che deve regnare sovrana. E “comodo” insieme a “carino” è un binomio che funziona.
Via libera, quindi, a scarpe tipo mocassini oppure scarpe stringate tipo “duilio”, ce ne sono anche da donna e sono attualissime, l’importante è che sotto ci sia un velo di gomma e non siano di tutto cuoio perchè, per quanto preziose come fattura, tendono a far scivolare su alcuni tipi di terreno. Ottime anche le sneakers tipo da ginnastica, purchè non siano piane in tutta la lunghezza della suola per non distruggere i vostri polpacci; sempre meglio i modelli pensati per il walking, in modo da sostenere la colonna in modo adeguato. Sono ammessi anche tronchetti e stivali con un tacco che non dovrebbe mai superare i 3-4 cm, per far sì che si possa camminare per lunghi tratti senza avvertire dolori sparsi… quella cosa per sentito dire, che se fanno male i piedi stiamo male in ogni parte del corpo, è ancora vera.
Pantaloni
Passiamo ora ai pantaloni. Sì a jeans, soprattutto se di taglio comodo, ampio ma senza esagerare, che accostino alla figura in modo armonioso, non troppo lunghi per non impigliarsi in rami, sportelli di pullmann e quant’altro. Sì anche al jeans cosiddetto skinny, cioè a pelle, purchè elasticizzato, altrimenti la circolazione ne risentirà in modo drammatico. Ottimi anche i leggins, o fuseaux che qual dir si voglia, perchè aderiscono senza comprimere, sono normalmente in cotone e fanno traspirare, il tutto ovviamente dipende anche dalla temperatura e dalle condizioni meteo.
Maglietta, maglione o camicia?
Parlando della parte superiore del corpo, è bene essere previdenti ed organizzare un outfit “a cipolla”, in modo da potervi vestire e svestire a piacimento, a seconda della temperatura che può variare da un luogo all’altro e da un’orario all’altro. Sicuramente è buono mettere una maglia a corpo come base, poi una t-shirt (a manica corta in estate e lunga in inverno), poi una felpa o un maglioncino sopra, e poi il capo spalla più pesante che a seconda della stagione potrà essere un comodo giubbotto di pelle, un piumino, un parka imbottito di pelliccetta dentro. Nelle “mezze stagioni”, che qualcuno dice non esistere più, potrebbe essere indicato portare nella borsa un piumino “100grammi”. Sono piumini di nuovissima generazione, che si vedono in giro da un paio d’anni, che pesano per l’appunto i grammi da cui prendono il nome, e sono quindi arrotolabili e piegabili fino quasi a scomparire, per poi uscir fuori all’occorrenza e salvarci la vita! Danno calore e non sono per niente pesanti, si possono addirittura aggiungere al proprio cappotto, ovviamente mettendoli sotto.
Accessori si o no?
Per concludere, indicatissimo il portare con sè un cappello (di cotone, di lana, a seconda della stagione), da poter usare o togliere a piacimento, un ombrello perchè non si sa mai!, o in alternativa un impermeabile pieghevole.
Anche gli uomini possono vestirsi bene
Tutto ciò appena descritto è fruibile anche dagli uomini, leggins a parte, con la differenza che possono cambiare alcune piccole caratteristiche sul tessuto dei pantaloni o sul fatto che anzichè la maglietta qualcuno possa preferire la camicia… la mia idea è che si può essere stilosi senza dover sacrificare la comodità, l’importante è essere sempre curati sotto ogni profilo, dall’abbinamento dei colori (sì, anche l’occhio vuole la sua parte, e viaggiare ammogliati da vent’anni non giustifica in alcun modo la sciatteria) alla cura del proprio aspetto personale, capelli e barba compresi!
Borsetta o zainetto?
Per quanto riguarda invece la borsa, una delle cose più preziose, e non lo dico perchè son donna ma perchè è la zavorra più utile che sia stata mai inventata!, dentro cui mettere le cose realmente essenziali quando si fa turismo: gel germicida, pacchetti di fazzoletti, salviettine umidificate, una piccola pochette con i farmaci essenziali per ogni evenienza (mal di testa, mal di stomaco, mal di denti, nausea, febbre), e per quelli di uso ordinario; il carica batterie del cellulare, e se l’avete una batteria di ricambio già carica e pronta all’uso (non sapete le volte che mi ha salvato la vita!!), una piccola torcia, i documenti, per carità, non dimenticateli mai, cerotti per vesciche e per ferite normali, pinzette che spesso vengono usate nei modi più disparati tranne che per le sopracciglia ma tant’è, cuffiette per ascoltare musica, un piccolo libro per i lunghi viaggi in pullmann o treno, un pacchetto del vostro snack preferito, una bustina di zucchero… non mi chiedete perchè, portatela e basta, prima o poi la userete; un deodorante formato pocket, quando si cammina molto può essere necessario doversi rinfrescare e deodorarsi garantisce freschezza a lunga durata, per la gioia di tutti… la macchina fotografica, se amate le foto fatte meglio che col cellulare, possibilmente con la fascia da poter appendere al collo, un piccolo notes con penna per fissare le vostre emozioni e i pensieri: non c’è niente di più bello che rileggere a distanza di anni le impressioni ricevute in un viaggio. Un qualcosina in più per noi ragazze… gli “inconvenienti mensili” sono sempre in agguato, e non sempre prevedibili: teniamolo a mente!
E poi portate con voi gli occhi di quel bambino che avete nascosto tra le pieghe della vita, delle preoccupazioni e delle delusioni. E’ la nostra parte bambina che portiamo in viaggio… e quella è ancora capace di entusiasmarsi, di avere aspettative… di gioire.
Buon viaggio a tutti!
Sabrina Pietrangeli
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