“Il miele è come il sole del mattino, ha in se tutta la grazia dell’estate e l’antica frescura dell’Autunno“
Tutti conosciamo, amiamo e, molte volte, consumiamo il miele. Ma vi siete mai chiesti cosa succede tra l’operosa ape che lo produce ed il simpatico vasetto che avete comprato oggi al vostro supermercato di fiducia? Per scoprirlo con il nostro Blog siamo andati a Tornareccio (Ch), una delle capitali italiane del Miele, per curiosare dentro una delle più importanti e premiate aziende italiane del settore: l’Apicoltura Luca Finocchio”
Il Miele
Il Miele è un alimento genuino, naturale, fonte di zuccheri semplici e altamente energetico e dolcificante. Inoltre, non necessita di nessuna trasformazione meccanica per arrivare dalla natura alla nostra tavola. E’, al contrario, il frutto della trasformazione naturale, effettuata dalle api, delle secrezioni dei fiori (nettare) e delle secrezioni di alcuni insetti (melata).
La composizione dei nettari varia secondo le piante che li producono. Sono comunque tutti composti principalmente da glucidi, come saccarosio, glucosio e fruttosio, e acqua. In questa fase la percentuale di acqua presente nel miele può arrivare fino al 90%.
La produzione del miele comincia nella borsa melaria dell’ape bottinatrice, cioè quella che raccoglie il polline dai fiori, dove il nettare raccolto viene accumulato.
Giunta nell’alveare, l’ape rigurgita il nettare, e da questo momento il compito passa alle api operaie che per 30 minuti digeriscono il nettare scindendo gli zuccheri complessi in zuccheri semplici. Terminata questa fase le api operaie lo depongono in strati sottili sulla parete delle celle dell’alveare.. Il miele impiega in media 36 giorni per maturare, ma la durata varia a seconda dell’umidità iniziale del nettare. Viene quindi immagazzinato in altre cellette che, una volta piene, saranno sigillate dalle api stesse, con piccoli tappi di cera, detti opercoli.
Estrazione e lavorazione del miele
Le fasi di lavorazione del miele sono un insieme di procedimenti che l’apicoltore compie per ottenere il miele in forma commercializzabile.
La lavorazione dell’uomo inizia dove finisce quella dell’ape. Nella moderna apicoltura le api accumulano il miele prodotto nei favi contenuti non più negli alveari naturali ma in specifiche strutture chiamate melari. Al momento opportuno l’apicoltore decide di toglierli dall’arnia per portarli in laboratorio ed iniziare l’estrazione del miele. Questa fase comporta la necessità di togliere le api contenute nel melario. Per questa operazione viene utilizzato uno specifico strumento: il soffiatore. Questo strumento di antico utilizzo, attraverso il fumo, permette all’apicoltore di spazzare via tutte le api in pochi secondi ed il melario è pronto per essere portato in azienda e lavorato.
Una volta in azienda i favi devono essere aperti per estrarre il miele che contengono. Occorre togliere questo “tappo di cera” per permettere al miele di fuoriuscire. Questa operazione viene effettuata in azienda attraverso un procedimento meccanizzato grazie alla macchina disopercolatrice
Come visto nel filmato, una volta rimosso il tappo delle cellette, i telai vengono posti nello smielatore che, grazie alla forza centrifuga, fa fuoriuscire il miele. Successivamente il miele viene versato nei maturatori passando attraverso i filtri che raccolgono i residui di cera, i resti delle api e qualsiasi altro materiale fosse accidentalmente finito nel miele. Alla fine di questo pricesso di pulitura il miele prodotto viene lasciato a decantare per liberarsi “naturalmente” dell’eccesso di aria immagazzinato durante la centrifugazione.
Come si vede dal processo produttivo descritto il miele viene estratto “a freddo” e invasettato senza ricorrere ad alcun procedimento di pastorizzazione in modo da mantenere tutte le sue proprietà nutrizionali e organolettiche che lo rendono un alimento unico per il nostro benessere.
L’Apicoltura Luca Finocchio
L’Azienda che ci ospita è attiva dagli anni ’70. Produce e commercializza oltre 14 tipi diversi di miele oltre a tutti gli altri prodotti dell’alveare: cera d’api, pappa reale, propoli, aole e miele, lavanda e miele e frutti rossi e miele, creme per il viso e per il corpo, stick labbra, linea capelli fino ad arrivare alla linea salute.
Da qualche anno l’Azienda ha creato una fattoria didattica che permette ai bambini delle scuole, ma anche ai semplici visitatori, un affascinante percorso alla scoperta delle magiche proprietà del miele e della sua semplice filiera tramite un incontro sensoriale ed emotivo con la natura, arricchito con il racconto della lunga storia che l’azienda custodisce e tramanda.
L’Azienda custodisce infatti anche un piccolo museo con alcuni strumenti risalenti agli ultimi decenni dell’800, che dimostrano come l’Apicoltura sia una tradizione consolidata della zona di Tornareccio.
In cucina con…. il Miele
Il miele viene usato in tantissime maniere nell’arte culinaria. Oltre agli utilizzi classici come dolcificante o nelle prime colazioni, può essere usato anche come elemento principe di un’ottima portata per un pranzo o una cena originale.
Grazie agli “Chef a domicilio” de ” La Saracena” vi sveliamo la ricetta degli:
Straccetti di pollo al miele
Ingredienti necessari:
- 500 gr di pollo
- ½ bicchiere di vino bianco secco
- Farina q.b.
- Scorza e succo di 1 limone
- Zenzero grattugiato q.b.
- Un rametto di rosmarino
- 1 cucchiaio di miele fluido delicato
- 1 scalogno
- Olio evo
- 1 noce di burro
- Sale
- Pepe
Tagliate il petto di pollo a fettine di 1 cm di lato circa e poi a straccetti. Passateli in un piatto con la farina. Tritate lo scalogno e fatelo appassire in una casseruola insieme all’olio e al burro. Quando sarà trasparente unite il pollo e fatelo rosolare a fiamma vivace, mescolando spesso. Sfumate con il vino bianco e fatelo evaporare. Aggiungete la scorza e il succo filtrato del limone, lo zenzero grattugiato, il miele e il rosmarino . Mescolate, aggiustate di sale e pepe e terminate la cottura fino a quando il pollo sarà cotto e il fondo di cottura sarà diventato cremoso. Trasferite gli straccetti di pollo al limone, miele e rosmarino nel piatto da portata e servite subito.
E con il buon profumino del pollo al miele appena cucinato dai nostri amici de “La Saracena” vi diamo un goloso appuntamento al prossimo viaggio di GiroGustando.
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